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POLITICA

Sui banchi M5S al Senato spunta un canguro di peluche

Riforme: al Senato coro di no al "canguro" dalle opposizioni

Le forze di minoranza vanno allo sontro sulla "consuetudine" che consente di eliminare gli emendamenti simili a quelli già bocciati. Di Maio (M5S) apre, però, un fronte di trattativa sulla legge elettorale: "Ok ballottaggio, in cambio delle preferenze". Sel si allontana dai democratici

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Roma
No al "canguro", la prassi che consente di tagliare gli emendamenti simili a quelli già bocciati. La giunta del Senato ha dichiarato valida questa prassi anche per le riforme istituzionali e, quindi, anche per il Dl Boschi, in discussione a Palazzo Madama. 
I pentastellati mettono in scena una provocazione, presentando sugli scranni senatoriali un canguro di peluche. Un oggetto che il presidente Pietro Grasso ha subito fatto espellere dall'Aula. 
E con un comunicato il gruppo del Movimento 5 Stelle rincara così la dose: "Renzi, parafrasando il celebre capolavoro di Charlie Chaplin è 'Il Grande Mentitore'. Deforma la Costituzione, abolendo le elezioni per il Senato senza abolirlo. Ma ai cittadini fa credere il contrario. Intanto il suo Pd boccia gli emendamenti - prosegue la nota - per tagliare deputati e senatori e anche quello per cancellare definitivamente il Senato". 
E intanto, il vice presidente della Camera Luigi Di Maio riapre il fronte legge elettorale. "Renzi vuole che ci sia subito un governo che governi e noi glielo concediamo accettando la legge in funzione per i sindaci: primo turno proporzionale e ballottaggio tra i primi due classificati. In cambio chiediamo l'introduzione delle preferenze e l'esclusione dal Parlamento dei condannati con sentenza definitiva, tranne che per i reati di opinione".

Vendola (Sel): "Col Pd ci saranno conseguenze"
Sel ha più volte chiesto di non contingentare i tempi di approvazione del testo sulle riforme istituzionali. Il leader Nichi Vendola ha chiesto di aprire una discussione sul merito del testo (elegibilità dei membri del nuovo Senato, referendum) e non ha accettato di ritirare gli emendamenti, come proposto dal Pd. Così, dopo questo "muro contro muro", in seguito all'applicazione del "canguro", Vendola ha dichiarato "La rottura col Pd può avere conseguenze". Il presidente della Regione Puglia ha lasciato così intendere di voler ridiscutere le alleanze che sostengono le giunte regionali e i sindaci di centrosinistra.

Lega Nord: "Più che un canguro, sembra un gambero"
"Di queste riforme volute dal governo Renzi ad essere sbagliate sono  i metodi ma anche i  contenuti". Così il senatore della Lega Nord, Giacomo Stucchi, interviene nel dibattito sul Dl Boschi.  "i contenuti sono sbagliati, perché con queste riforme si torna al centralismo romano e si mortificano le autonomie dei territori. Per questo- conclude Stucchi- nel dibattito in Senato sulle riforme  più che il canguro a noi sembra all'opera il gambero". E il capogruppo Gian Marco Centinaro rilancia "La Lega Nord ha votato per l'abolizione del Senato. La maggioranza dei poltronari, Forza Italia compresa, tutti amici di Renzi hanno invece bocciato l'emendamento".