Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Renzi-Le-pensioni-non-si-toccano-no-a-manovra-correttiva-3e2b7824-4aeb-421a-9a2c-887c9e4403ef.html | rainews/live/ | true
POLITICA

L'intervista

Renzi: "Le pensioni non si toccano. Non ci saranno nuove tasse"

"Non ci saranno nuove tasse, anzi come abbiamo fatto con gli 80 euro, cercheremo di farlo per altre fasce". Queste le parole del premier Renzi durante un'intervista al Tg5

Condividi
"Non ci saranno nuove tasse, anzi come abbiamo fatto con gli 80 euro, cercheremo di farlo per altre fasce. Ma va ridotta ulteriormente la spesa visto che si spendono 800 miliardi e sono troppi. Quindi ipotesi di tasse sulle pensioni o altro sono chiacchiere di agosto". Parla così il premier Matteo Renzi in un'intervista al Tg5. 

Si rivolge ai sindacati
Rivolgendosi ai sindacati, il premier sottolinea che "se poi i sindacati hanno voglia di avere un autunno caldo, facciano pure, già l'estate non è stata granché, se finalmente in autunno c'è un po' di caldo siamo tutti più contenti", ha detto Renzi. 

Sull'Iraq
Parlando della difficile situazione in Iraq, Renzi spiega che "per la prima volta l'Europa sta in prima linea anzichè stare a guardare". In Iraq "siamo dentro un' alleanza che sta dando una mano: consegneremo armi a chi combatte. Certo si può e si deve fare di più ma è fondamentale che per una volta la comunità internazionale c'è".

"Ciò ce sta accadendo in Iraq, in Siria ci porti a dire che se l'Europa è una cosa seria deve stare la dove c'è dolore: e là bisogna avere il coraggio di dire che l'Europa può finalmente cambiare le cose e non stare a dormire come ha fatto troppo spesso in passato".

Dopo la decapitazione del reporte Usa James Foley cosa fanno le organizzazioni internazionali? "Hanno già iniziato gli americani, noi siamo dentro un'alleanza internazioanle che sta dando una mano, abbiamo portato sei C130 con gli aiuti umanitari, consegneremo armi a chi combatte il terrore", risponde Renzi. "Certo si può e si deve fare di più, ma quello che credo sia fondamentale è dire che per la volta la comunità internazionale c'è e l'Europa è in prima linea anziché stare a guardare come è stato altre volte".

Quanto all'ipotesi di isolare i paesi che ospitano il terrore, "dobbiamo isolarli con una strategia politica intelligente", risponde Renzi, "far capire che è giusto e conveniente stare dalla parte dei valori e della civiltà. Noi lo stiamo facendo in modo raigonato: per la Libia siamo partiti dalla Tunisia e dall'Egitto, il cui nuovo vertice è strategico per risolvere il problema del Nord Africa e in parte Iraq, Siria e tutta quell'area del Medio Oriente e del Golfo. Dobbiamo portare con noi i paesi arabi non solo occidentali e americani, e di conseugenza isolare chi sostiene il terrorismo".