Nicchi: 'Tempo effettivo forse il prossimo passo'

Il n.1 Aia: 'Se vogliono spendere altri soldi non ci opporremo'

1493040397625_GettyImages-63238704.jpgAlla luce delle polemiche sui recuperi assegnati, soprattutto per quanto si e' visto nell'ultimo derby di Milano "puo' darsi" che il tempo effettivo "sia il prossimo passo. Non so, bisogna vedere".

Lo ha detto il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, a "La politica nel pallone" su Gr Parlamento.

"I tempi sperimentati fino a oggi sono tempi veramente brevi, piu' brevi della protesta o dell'accerchiamento all'arbitro - ricorda Nicchi - Se valutiamo che, in media, il tempo di recupero oscilla da zero a sette minuti, non credo ci sia bisogno di spendere altri soldi per il recupero, ma se lo vogliono fare non ci mettiamo di traverso. Mi domando pero': una partita o un campionato si decide per un gol o un intervento arbitrale nei tempi di recupero? Non e' questo il problema, e' ovvio: se giochi bene per 90' sarai pronto a giocarne 93'..."

"Credo - conclude Nicchi - che il tempo effettivo sia piu' da giochi dove ci si ferma e si riparte, meno per il calcio. Sono comunque tutte cose da vedere e da pensare. Vediamo dove vorranno portare il calcio".

"Quando il via libera dell'Ifab sulla Var? Stiamo espletando tutte le procedure, i tempi non sono prevedibili, può arrivare tra un'ora o tra una settimana o un mese, l'importante è che arrivi per l'inizio del campionato. Ci saranno i giudici di porta? Penso di no, è impossibile come organizzazione e risorse economiche e non è necessario per fare quello che c'è da fare. L'arbitro di area si trasformerà in arbitro video. I nostri arbitri sono abituati, siamo pronti per questo nuovo strumento tecnologico, speriamo che porti buoni risultati, ma sono convinto che arriverà. Per noi come associazione è un impegno gravoso. Con l'arrivo della Var non ci saranno più gli arbitri di area ma il quarto ufficiale sarà un arbitro e non un assistente", ha proseguito Nicchi.

"La squadra arbitrale per ora avrà gli stessi elementi, poi faremo le valutazioni. Al 30 giugno chiudiamo la stagione ci saranno promossi e bocciati e le nomine degli organi tecnici, è un cerchio che si deve chiudere ma siamo pronti".

Il numero uno degli arbitri italiani ha poi parlato della sperimentazione offline. "Se fosse stata operativa dall'inizio alla stagione ad oggi gli interventi richiesti sarebbero stati pochi e questo ci conforta, significa che in campo ci si sta comportando bene. Su 10 errori con la Var ne avremmo potuti correggere almeno 8. Una del cose su cui sarà molto utile è che non ci saranno discussioni, l'intervento sarà automatico, tecnologico e lo potrà vedere l'arbitro in campo", ha proseguito Nicchi che ha assicurato che i tempi saranno brevi.

"Abbiamo verificato che in pochi secondi, non più di 10, si riesce a rivedere la cosa in modo approfondito. La velocità sarà un elemento chiave in questa applicazione. Ora anche allenatori, calciatori e dirigenti si dovranno dare una regolata prima di fare le dichiarazioni".

Ad ogni modo, ha aggiunto Nicchi "la Var interverrà solo per cose certe. C'è un protocollo molto chiaro. L'arbitro potrà rivedere quello che non è riuscito a vedere in uno svolgimento di una azione. A luglio diremo come la macchina potrà essere utilizzata, su quali cose, come da protocollo". con l'introduzione della tecnologia poi l'arbitro sarà più protetto. "L'arbitro non si sente sminuito ma più tranquillo, se dovesse accadere una protesta inusitata per una valutazione corretta non chiederà l'intervento della macchina, altrimenti si andrà a vedere". 

Sarà importante l'arbitro davanti al monitor ma non solo. "Tutto è importante, questo strumento porterà tranquillità e serenità in tutti, anche il giocatore si sentirà protetto. Se un giocatore potrà chiedere l'intervento della Var? Non è previsto. Bisogna andare avanti con calma e per gradi, non andiamo a pensare già a quale sarà il prossimo passo. Non va snaturato il gioco e non bisogna interferire. Parlare di specialisti della Var è prematuro, in Italia, ma penso anche in altri paesi, utilizzeremo solo arbitri in attività. Chi andrà a visionare il monitor deve avere la stessa preparazione di chi va in campo".

Ancora non tutti gli stadi sono stati testati ma si è a buon punto. "L'80% degli stadi sono stati testati. Quando partiamo lo facciamo su tutti non ci potrà essere uno stadio non pronto". Gli arbitri comunque non parleranno neanche con l'introduzione della Var. "L'arbitro non potrà parlare. Fateci mettere appunto la macchina, poi vedremo. Se al classifica di quest'anno sarebbe cambiata con la Var? La risposta logica è che non sarebbe cambiato niente". Il via comunque alla prossima stagione e non nella finale di Coppa Italia di quest'anno. "Perché è un motivo organizzativo e politico. Non possiamo partire con uno strumento nuovo con una sola partita. Quando partirà il campionato, se si dovesse verificare qualcosa in una gara verrà messo appunto nella gara successiva. Nei prossimi anni ogni anno ci sarà una miglioria, non ha senso fare la Var in una sola partita, ma abbiamo deciso che ci saranno gli arbitri di area che in Coppa Italia non sarebbero previsti", ha sottolineato Nicchi.

Nicola Rizzoli che non va ai Mondiali in Russia "e' una bella cosa, andranno altri al posto suo. E' una bella cosa perche' dimostra che Rizzoli e' una persona perbene, ha capito che bisognava far provare certe emozioni, che lui ha gia' provato, a qualcun altro. L'arbitraggio non finisce con Rizzoli, ci sara' un altro italiano, anzi speriamo che ce ne siano altri due. Noi ci proveremo. Nicola ha tante cose ancora da dare in campo e spero, un domani, anche fuori dal campo - aggiunge Nicchi -. Non ci creiamo problemi, arbitrera' al suo livello finche' glielo consentiranno gambe ed eta', poi avanti gli altri".

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  • pubblicato24.04.2017
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