Juve, poker a Zagabria

I bianconeri superano 4-0 a Zagabria i croati della Dinamo

1475009882680_610717390.jpgZAGABRIA (CROAZIA) - Non poteva certo essere questa Dinamo Zagabria a impensierire la Juventus, ma le partite - specie in campo europeo - bisogna vincerle e i campioni d'Italia lo fanno, sbancando d'autorità il Maksimir con Pjanic, Higuain, Dybala e Dani Alves. Allegri ritrova le sue stelle più splendenti e, anche se serviranno conferme, il 4-0 in terra croata incoraggia il tecnico toscano: il Pipita ha trovato il suo primo gol lontano dallo Stadium mentre Pjanic ha impreziosito la sua prestazione anche con l'assist per Higuain prima di lasciare il campo nell'intervallo per una caviglia malconcia; soprattutto, e' arrivato il primo (splendido) sigillo stagionale di Dybala, un sinistro magico che ha chiuso i giochi in avvio di ripresa.
 
Tutto facile, insomma, per la Juventus: Dinamo remissiva, mai in partita, con spaventosi limiti tecnici e buchi difensivi. Davvero ben poca cosa. Ma la Juve e' stata brava - nonostante la traversa di Schindelfeld dopo il vantaggio del Pipita - a gestire il match per 90' ed evitare qualsiasi guaio: si cresce anche così.  Sul cross di Dani Alves arriva Higuain, ma l'argentino deve rimandare di qualche minuto l'appuntamento con la rete in trasferta in bianconero. Il Pipita ritrova al suo fianco Dybala, a riposo a Palermo mentre, viste anche la defezione di Asamoah, Hernanes agisce in regia con Khedira e Pjanic ai suoi lati. Gli ex Mandzukic e Pjaca scalpitano dalla panchina. La Dinamo si affida ai guizzi dell'algerino Soudani, spesso solo contro la ripristinata BBC formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini.
 
Predominio Juventus e così, dopo due conclusioni imprecise di Hernanes, uno svarione clamoroso di Sigali favorisce Pjanic, tocco morbido sull'uscita di Semper e il muro difensivo della Dinamo crolla dopo appena 24'. Appena la Dinamo si affaccia in avanti rischia di fare malissimo: il colpo di testa di Schildenfeld, su punizione di Fernandes, centra in pieno la traversa. Buffon non avrebbe potuto far nulla. Scampato il pericolo, la Juve trova il raddoppio a ridosso della mezz'ora: lo timbra Higuain, stop di petto e piatto sinistro su assist di Pjanic, altro errore della Dinamo (Benkovic), che mostra limiti clamorosi per questi livelli. Lo conferma il goffo scivolone di Schindelfeld che spiana la strada a Khedira: il colpo di testa del tedesco e' debole, salva Sigali dopo che Semper era stato scavalcato.
 
Cuadrado per Pjanic (problemi alla caviglia) la mossa di Allegri in avvio di ripresa: il colombiano gioca da interno di centrocampo, posizione inedita per lui. Al 57' Dybala decide di interrompere il digiuno di gol: sinistro dai 25 metri, imprendibile per Semper, stavolta esente da colpe. Un'autentica liberazione per la Joya, il gol che mette al riparo da qualsiasi sorpresa la Juve: cosi' Allegri decide di risparmiare una ventina di minuti a Barzagli (dentro l'applauditissimo Pjaca) e di provare un inedito 4-2-3-1, con Cuadrado e Pjaca esterni, Dybala a ridosso di Higuain, poi rilevato da Mandzukic.

Pjaca, Mandzukic, Dybala e Cuadrado vanno vicini al poker, ma il 4-0 lo firma Dani Alves, con una punizione deviata dalla barriera che coglie impreparato lo svagato Semper. Dopo l'inatteso pari col Siviglia, ecco i primi segnali da Champions della Juve: per capire se potrà essere vera gloria, però, serviranno test ben più probanti. 
 

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  • pubblicato27.09.2016
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